Appunti di viaggio

L’Uruguay per me è un sentimento. Ogni volta che ci torno, avverto la stessa sensazione di intimità che provai durante la prima visita, quattordici anni fa.

La natura ha una forza possente: ti avvolge in una girandola di suoni, profumi, colori. L’occhio cattura infinite sfumature di verde, l’olfatto sente il profumo balsamico degli alberi di Eucalipto, mentre curiose e variopinte specie di uccelli cantano gioiosi.
L’Uruguay è anche un luogo dalle molte contraddizioni: c’è molta bellezza, ma anche crudezza.
Le spiagge bianche tolgono il fiato, ma le tempeste lasciano le loro vittime: tartarughe giganti senza vita, cani che vagabondano senza padrone, alberi abbattuti. Tutto assume intensità nelle scene di vita quotidiana e credo sia così in Paesi dove la natura regna ancora incontrastata. Sembra che l’uomo accetti più facilmente che la Terra può fare doni preziosi, ma può riprenderseli quando vuole.
Durante una delle mie visite, questo luogo mi ispirò la fragranza “Bosco Profondo”, in cui ritrovo l’essenza boschiva e balsamica che impregna l’aria. Ogni volta che l’annuso, rivivo le emozioni dei giorni di luce e delle sere stellate.
Ricordando l’ultimo viaggio, i ricordi si sono posati sull’esplosione di fiori coloratissimi, pieni di api e colibrì. Sento ancora il profumo della magnolia, dei fiori d’arancio a di altri fiori selvatici dal nome misterioso.
Nella memoria ho portato a casa la suggestione di una fragranza fiorita, morbida e piena di calore. E’ nato così “Nautilus”, un profumo femminile in cui l’estratto di magnolia si intreccia al nèroli, alla rosa centifolia, al legno di guaiaco, con lievi sfumature di miele. E’ un bouquet che evoca la contemplazione dei colibrì attorno ai fiori ricchi di nettare, il profumo dell’oceano nelle passeggiate al tramonto e l’odore di terra dopo la pioggia. Un ricordo fissato nell’olfatto e nel cuore.