In lode del cacao

“Il buon cioccolato bisognerebbe schedarlo come un capolavoro, una scultura, una prova d’artista e degustarlo dolcemente bevendo del the caldo d’Oriente, ascoltando Mozart.” (Sonia Rykiel)
cocoa

La pianta del cacao, che cresceva spontaneamente nel bacino dell’Orinoco e del Rio delle Amazzoni, venne introdotta nel diciassettesimo secolo A.C nello Yucatan, dov’era così apprezzata che i suoi frutti rossi erano diventati moneta corrente.

Fiorirono molti miti sulla sua nascita: gli Aztechi sostenevano fosse stato il Dio Quatzalcoatl a donarlo agli uomini per alleviarne le fatiche e rallegrarne il riposo, grazie alla bevanda che se ne ricavava.
I Maya lo avevano consacrato a Ek-Chuah,il protettore dei coltivatori di cacao, ma anche dei viaggiatori e dei mercanti.Spirito del Cacao e divinità guerriera che interveniva attivamente nella conquista e sottomissione dei popoli che intralciavano l’attività commerciale.
Nel 1528 Donan Cortès importò la preziosa sostanza in Spagna, dove divenne uso preparare una bevanda dal gusto amaro, poichè non veniva ancora mescolata con lo zucchero di canna.
Gli Aztechi, che la chiamavano “xocoatl”, la preparavano schiacciando i semi con altre piante e diluendo la pasta ottenuta in acqua per poi poi sbattere il liquido a lungo al fine di ottenere una bevanda profumata e spumosa.
Solo più tardi, con la diffusione di piante giunte dalla Spagna, come la canna da zucchero e la vaniglia, la cioccolata venne addolcita e assunse un sapore simile a quello della cioccolata che gustiamo oggi.
Già allora se ne decantavano le proprietà nutrienti e corroboranti, confermate in epoche moderne dalle analisi chimiche che hanno rilevato contenuti in amidi, grassi, ferro, fosforo, magnesio, potassio e rame, oltre alle vitamine AA, PP, B1 e B2. Inoltre il contenuto in fenetillamina è la medesima prodotta dal nostro cervello quando siamo in stati di ebbrezza come l’innamoramento. L’effetto è come una sferzata voluttuosa ed è probabilmente per questo che molte persone sentono il bisogno di cioccolato come antidepressivo o per ricreare il senso di benessere del trasporto amoroso.
In Aromaterapia, dai baccelli del cacao viene estratta un’essenza assoluta di colore marrone scuro dal profumo caldo, vanigliato, sensuale, molto utile per dare sfumature ai bouquet orientali, ambrati, dolci.
Ha un’azione equilibrante, ci fa sentire comodi, protetti e accolti.
Non è di facilissimo impiego nei profumi, ma in piccole dosi conferisce un tocco di calore e conforto. Si sposa bene con essenze di vaniglia, tonka, rosa e agrumi.
L’ho utilizzata per i miei profumi #SOLE e #NOTTURNO D’AMBRA ed ho ottenuto fragranze dolci, speziate, che trasportano la mente in posti esotici.
Così come l’essenza, anche la bevanda evoca atmosfere tranquille, momenti di piacevole rilassatezza.
Un piccolo lusso quotidiano.